Il laser CO₂ frazionato è utilizzato per migliorare la texture della pelle, ridurre in maniera visibile le rughe superficiali e per trattare tutti i tipi di cicatrici (post-traumatiche, chirurgiche o post-acneiche per fare qualche esempio). E’ presente in dermatologia già da oltre 15 anni ma è considerato ancora oggi una tra le migliori tecnologie disponibili nel trattamento delle situazioni precedentemente elencate. Oltre a queste indicazioni terapeutiche, il laser CO₂ promuove inoltre i processi rigenerativi tissutali, con produzione di nuovo collagene, con globale miglioramento dell’aspetto della pelle trattata. La due principali azioni del Laser CO₂ frazionato, ovvero quella di stimolo rigenerativo e di ablazione superficiale, consentono di trattare una vasta gamma di condizioni. Si raccomanda di evitare l’esposizione ai raggi UV nel periodo successivo ad ogni trattamento per evitare effetti collaterali come le iperpigmentazioni.

Il Lase CO₂ può essere utilizzato in diverse modalità (laser chirurgico o frazionato) o abbinato ad altre tecnologie (ad esempio con la radiofrequenza) e può essere pertanto utilizzato in diverse condizioni dermatologiche, trovando applicazioni chirurgiche o prettamente medico-estetiche. Quando lo si utilizza in modalità frazionata esso provoca migliaia di piccole bruciature puntiformi della cutane trattata. Queste piccolissime “ferite” superficiali stimolano una modesta infiammazione (rossore) che può durare da alcune ore a 2-3 giorni al massimo (a seconda dell’intensità del trattamento e dalla sensibilità della pelle) a cui segue l’attivazione dei processi rigenerativi dell’epidermide. Questa fase riparativa/rigenerativa è quella responsabile dei successivi risultati clinici, che richiedono anche diversi mesi per stabilizzarsi. Il trattamento stimola pertanto le naturali capacità rigenerative del derma e la produzione di collagene il che contribuisce globalmente al ringiovanimento tissutale.